Carovilli 2

Durante il tragitto chiedo a Brian cosa si aspetti dal paese..

Durante il tragitto chiedo a Brian cosa si aspetti dal paese.. a lui basta vedere dal vivo la grande montagna che compariva nello sfondo delle foto del bisnonno, calpestare lo stesso suolo che aveva calpestato suo bisnonno prima di prendere a due mani il coraggio di partire con un figlioletto piccolo, dopo che la sua prima moglie era morta di parto… per tentare fortuna altrove e ripartire da zero in una terra completamente sconosciuta …. e non finisce mai di raccontarmi della figlia del bisnonno, sua nonna, elencandomi tutti i suoi pregi…..

Arriviamo e capisco che Brian non vuole lasciarsi sfuggire proprio niente di quel paesino, mi chiede con foga di tradurre tutte le insegne o scritte che vedo, perché possa incamerare e portare a casa il più possibile..

Troviamo 3 “comari” a braccetto, con una signora anziana al centro, che passeggiano per la viuzza, loro in discesa e noi in salita, occupandone quasi l’intera larghezza, chiediamo loro se sanno qualcosa della famiglia di questo Salvatore, apprendiamo che nel paesino ci sono le case di tanti che sono emigrati, e che tanti anche rientrano nel paese natio per passarci tutta l’estate.. Poi ci dicono che “Antonino” - ora soprannominato Toni - e la moglie (accipicchia, siccome è arrivata tardi e c’era da seguire 2 o 3 gruppetti di conversazione non sono riuscita a memorizzarne il nome!!)  – due italoamericani - ora sono proprio lì, a Carovilli, chiedono a passanti se li hanno visti da poco, se sanno dove siano, incaricano un ragazzino di condurci a casa loro.. ma troviamo Toni al bar.. appena racconto delle ricerche di Brian e riferisco dettagli utili appresi durante il viaggio in macchina, a Toni luccicano gli occhi e in tre cominciamo a conversare in inglese, Toni abita non distante dalla zona  di dove è originario Brian e si scambiano tante ultime notizie su persone, luoghi e sportivi locali, come due vecchi amici che si conoscono da sempre..

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